Occhi e Cervello: quale relazione tra Malattie Retiniche e Salute Mentale?
Cos’è la Retina?
La retina viene descritta come un neuroepitelio, uno dei tessuti più raffinati del corpo umano, che ricopre quasi totalmente il bulbo oculare ed è caratterizzato dalla presenza di neuroni e cellule specializzate nella fotorecezione.
La struttura complessiva della retina è molto sofisticata, poiché presenta diverse tipologie di cellule e numerosi strati, ognuno con delle funzioni ben precise. Di particolare importanza sono dei gruppi cellulari detti coni, coinvolti nella visione a colori, e i bastoncelli, implicati nella visione monocromatica in condizioni di scarsa luminosità. Il numero di questi elementi nella retina ammonta a circa 5-7 milioni per i coni e 100-130 milioni per i bastoncelli.
Il ruolo della retina è quello di captare gli stimoli visivi e trasformarli in segnali nervosi che verranno inviati alle strutture cerebrali deputate all’interpretazione visiva tramite l’ausilio del nervo ottico.
Le malattie che possono colpire la retina sono di diverso tipo, come ad esempio la retinopatia del prematuro, la retinite pigmentosa, il distacco di retina, retinopatie ipertensive o diabetiche e le più comuni miodesopsie (note come “mosche volanti”). Chi soffre o ha sofferto di queste patologie può presentare sintomi psicologici in quanto alcune di esse richiedono interventi chirurgici invasivi e spesso improvvisi, mentre altre, di natura cronica, possono impattare significativamente sulla qualità della vita.
Gli studi in letteratura che si concentrano sulla relazione tra salute mentale e patologie della retina sono ancora pochi. In questo articolo ci concentreremo sulle conseguenze psicologiche confrontando due diversi disturbi della retina: il distacco di retina, un evento ad insorgenza acuta, e la retinopatia diabetica, un’alterazione che può affliggere i pazienti con diabete di tipo I e II e che può cronicizzare.
Distacco di Retina
Il distacco di retina è una delle maggiori emergenze in campo oftalmologico. Può essere di vari tipi, ma il più frequente è quello di tipo regmatogeno. Quest’ultimo consiste nel sollevamento di uno strato della retina rispetto alla sua origine che trascina con sé i vasi sanguigni ricchi di ossigeno e fa si che il liquido proveniente da una cavità detta cavità vitreale penetri nello spazio sottoretinico (Steel, 2014). Viene ritenuta un’emergenza in quanto dopo solo 48 ore dal distacco inizia la morte cellulare fino al progressivo coinvolgimento della macula e quindi alla perdita della vista, pertanto l’intervento deve essere il più tempestivo possibile dalla comparsa dei sintomi.
Le cause che conducono a questo evento possono essere la familiarità, le miopie elevate, esiti di altre patologie, precedenti interventi di cataratta o conseguenza di traumi (Steel, 2014).
Alcuni dei sintomi tipici sono flash luminosi, la presenza massiccia delle miodesopsie e la comparsa di quella che viene descritta come una tenda scura in qualche zona del campo visivo (Feltgen & Walter, 2014).
Le tipologie di intervento che si possono attuare sono di natura chirurgica e includono il cerchiaggio retinico, in cui viene posta una banda di silicone intorno al bulbo oculare, oppure la vitrectomia, una procedura più invasiva che consiste nell’asportazione del corpo vitreo e nella sostituzione dello stesso con altre componenti (Feltgen & Walter, 2014).
Retinopatia Diabetica
La Retinopatia Diabetica è una complicazione del diabete, a carico della retina, che si manifesta con l’alterazione del sistema microvascolare causata dall’iperglicemia e che conduce ad un accumulo di liquidi e alla formazione di nuovi vasi sanguigni nella retina (Cheung, Mitchell & Wong, 2010). Si può distinguere in due tipologie, proliferante e non proliferante: la prima è più grave in quanto si ha una maggiore proliferazione dei vasi che può condurre ad ischemie nella retina o al distacco; nella seconda i vasi si danneggiano dando origine a piccoli aneurismi e provocando un accumulo di liquidi in grado di condurre ad una riduzione della vista (Moreno, Lozanos & Salinas, 2013).
Alcuni dei sintomi sono la visione offuscata, la comparsa di zone scure, difficoltà nella percezione dei colori, perdita dell’acuità visiva e, anche in questo caso, la presenza di miodesopsie (Heng et al., 2013).
Tra i possibili trattamenti, oltre alla gestione del diabete sottostante e in considerazione delle specificità del quadro clinico presentato, si può procedere con fotocoagulazione laser, iniezioni intravitreali o, anche in questo caso, con la vitrectomia.
Sintomi psicologici associati alle malattie retiniche
Come accennato precedentemente, gli studi che hanno messo in relazione la salute mentale con i disturbi della retina sono ancora pochi. Generalmente, questi studi riportano alterazioni psicologiche come conseguenza dell’aver subito un distacco di retina e del vivere con la retinopatia diabetica. Solo alcuni di essi, al momento, evidenziano la correlazione tra presenza di disturbi mentali prima della patologia retinica e l’esordio di essa, in particolare nel caso della retinopatia diabetica.
Per quanto riguarda il distacco di retina regmatogeno sono stati evidenziati marcati sintomi di stress nei pazienti che hanno subito un intervento, in particolare in relazione all’acuità visiva residua (Mozaffarieh et al., 2007). Inoltre, pazienti che hanno vissuto un distacco di retina presentano una maggiore incidenza di depressione rispetto a chi non lo ha avuto (Vidal et al., 2021). Per quanto riguarda i sintomi ansiosi, la maggior parte delle persone (71%) presenta sintomi lievi o moderati mentre il 14% manifesta gravi sintomi ansiosi, in particolare nel periodo immediatamente successivo all’intervento (Abboud, Mansour & Riad, 2008). Tutti questi studi suggeriscono di porre una particolare attenzione anche alla sfera psicologica durante la presa in carico e la gestione di un paziente con distacco di retina.
Nel contesto della retinopatia diabetica, già numerose evidenze hanno messo in relazione l’aumentata incidenza di diabete in pazienti con malattie mentali. Inoltre, persone che manifestano disturbi psichiatrici tendono ad avere una peggiore aderenza al trattamento del diabete e dunque maggiore probabilità di sviluppare o aggravare la retinopatia diabetica (Bradley & Delaffon, 2020). Secondo altri studi, i pazienti con retinopatia diabetica presentano depressione o sintomi depressivi associati alla gravità della malattia e con perdita progressiva della capacità visiva (Khoo et al., 2019). In questo caso, gli studi suggeriscono di attuare interventi preventivi per la salute psicologica di questi pazienti anche attraverso il rallentamento della progressione della malattia e un’adeguata gestione del disagio psicologico attraverso l’utilizzo di screening e prese in carico da parte di équipe multidisciplinari (Khoo et al., 2019).
La ricerca deve compiere ancora numerosi passi avanti per indagare più approfonditamente questo tema, ma ad oggi sappiamo che le patologie retiniche possono influenzare negativamente la qualità di vita dei pazienti e affliggerne il funzionamento psicologico, pertanto la salute mentale deve essere un elemento da tenere in considerazione nella gestione dei pazienti che hanno subito un distacco di retina e che convivono con la retinopatia diabetica e con altre patologie retiniche.