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Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e neurofeedback

Cosa sono i DSA? 
Il termine Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) si riferisce ad un insieme di disturbi che si caratterizzano per significative difficoltà nell’acquisizione e nell’uso di abilità di espressione, lettura, scrittura, ragionamento e matematica. Queste problematiche si manifestano in modo specifico nell’apprendimento scolastico attraverso un mancato raggiungimento degli obiettivi attesi rispetto alle potenzialità e all’età del bambino (Cornoldi, C. 2007). 

I DSA fanno riferimento a specifiche difficoltà: 
• Dislessia: difficoltà nella lettura 
• Disortografia: difficoltà di scrittura nella correttezza ortografica 
• Disgrafia: difficoltà nella grafia 
• Discalculia: difficoltà nel calcolo

Queste difficoltà vengono diagnosticate attraverso precisi strumenti standardizzati che permettono di identificare sia la presenza del disturbo, sia il grado di difficoltà del bambino. Durante il percorso diagnostico vengono somministrati test volti ad escludere che vi sia una disabilità intellettiva, infatti, i bambini con DSA sono bambini con intelligenza nella norma, che tuttavia manifestano difficoltà specifiche nell’apprendimento (Cornoldi, C. 1999). 

L’intervento
Un buon intervento di potenziamento e l’allenamento cognitivo sono fondamentali per sostenere il bambino nel suo percorso scolastico, promuovendo l’autonomia e favorendo le opportunità di apprendimento, nonostante le difficoltà che il bambino potrà incontrare nel suo percorso. L’obiettivo infatti è quello di aumentare l’autostima e il senso di autoefficacia, favorendo le possibilità di successo scolastico (Biancardi, A. 1999).

Il neurofeedback
Il neurofeedback (NF) è un metodo di intervento che utilizza l’elettroencefalogramma (EEG) per promuovere un maggior controllo dei propri stati interni, monitorando le onde cerebrali grazie all’applicazione di alcuni sensori sulla cute. È una tecnica adatta a tutti data la facilità di utilizzo e l’assenza effetti collaterali. Con il NF è possibile allenare il nostro cervello mentre si svolgono attività piacevoli come, ad esempio, giocare ai videogame (Fernández, T. et al.  2007). Essendo il neurofeedback un vero e proprio allenamento per la mente, necessita di impegno e costanza per permettere al cervello di rendere automatico lo stato delle onde cerebrali che viene allenato durante le sedute di training (Gray, S. et al. 2012). 

Il neurofeedback come intervento per i DSA
I bambini con disturbi dell’apprendimento evidenziano onde EEG lente, incluse un aumento delle onde theta e una riduzione dell’onde alfa; questo influisce sul loro apprendimento, in particolare in quello di lettura e scrittura. Pertanto, il NF potrebbe permettere di aiutare a controllare e ridurre il rapporto theta/alfa divenendo un efficace supporto in grado di promuovere miglioramenti nell’apprendimento, oltre che nell’attenzione e nella memoria di lavoro, due componenti fondamentali implicate nelle abilità di letto-scrittura e calcolo (Fernández, T. et al.  2015).


Bibliografia

Biancardi A. (1991), “Disturbi di apprendimento nell’età scolare e successivi esiti sociali”, in Bambino incompiuto, n. 3, pp. 91-102

Cornoldi, C. (a cura di) (2007), Difficoltà e Disturbi dell’Apprendimento, Il Mulino, Bologna

Cornoldi, C. (1999), Le difficoltà di apprendimento a scuola, Il Mulino, Bologna

Fernández, T.; Harmony, T.; Fernández-Bouzas, A.; Díaz-Comas, L.; Prado-Alcalá, R.A.; Valdés-Sosa, P.; Otero, G.; Bosch, J.; Galán, L.; Santiago-Rodriguez, E.; et al. Changes in EEG Current Sources Induced by Neurofeedback in Learning Disabled Children. An Exploratory Study. Appl. Psychophysiol. Biofeedback 2007, 32, 169–183.

Fernández, T.; Bosch-Bayard, J.; Harmony, T.; Caballero, M.I.; Díaz-Comas, L.; Galán, L.; Ricardo-Garcell, J.; Aubert, E.; Otero- Ojeda, G. Neurofeedback in Learning Disabled Children: Visual versus Auditory Reinforcement. Appl. Psychophysiol. Biofeedback 2015, 41, 27–37

Gray, S. A., Chaban, P., Martinussen, R., Goldberg, R., Gotlieb, H., Kronitz, R., et al. (2012). Effects of a computerized working memory training program on working memory, attention, and academics in adolescents with severe LD and comorbid ADHD: A randomized controlled trial. Journal of Child Psychology and Psychiatry, 53(12), 1277–1284.